Oggi vogliamo raccontarvi una leggenda molto particolare che si è diffusa a Bari nei secoli scorsi. Una leggenda che spiegherebbe addirittura il motivo per cui i baresi (e i pugliesi in generale) amano tanto mangiare il pesce e i frutti di mare.
Si narra che un giorno gli dei decisero di scendere sulla terra e visitare Bari. In città arrivò per primo Hermes, il messaggero degli dei, che era molto curioso di scoprire come vivessero i mortali. Poi fu il turno di Minerva, la quale portò con sé alcuni filosofi e di Bacco, che con il suo buon vino fece ubriacare tutte le donne causando la gelosia dei loro mariti. Per ultimo giunse Nettuno, il potente dio del Mare. Nettuno constatò con sommo dispiacere che gli abitanti di Bari usavano sacrificare agli dei solo delle pecore e dei buoi. Lui però, essendo una creatura marina, desiderava che gli venissero offerti dei pesci.
Il dio allora si arrabbiò molto e minacciò i baresi: se questi non avessero iniziato a dedicargli il sacrificio che aveva richiesto, avrebbe sommerso con un maremoto l’intera città. La popolazione, intimorita, fu allora costretta ad accettare la richiesta, e così tutti i baresi si adoperarono per uccidere e mangiare pesci e frutti di mare in onore del dio Nettuno. Da allora in città tutti diventarono ghiotti di prelibatezze venute dal mare e pian piano questa usanza culinaria si diffuse in tutta la regione.
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Non si sa esattamente che origine abbia questa bizzarra leggenda. Sta di fatto che è una spiegazione davvero simpatica sul perché il pesce a Bari sia tanto amato.
E voi conoscevate questa leggenda? Il nostro territorio è ricco di storie appassionanti e di miti interessanti. Continuate a seguirci e vi racconteremo tante altre leggende e vi faremo conoscere tanti altri personaggi del folklore pugliese.