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Le Vie di Puglia: la ciclovia dell’Ofanto. Un grand tour in bicicletta per scoprire la nuova narrazione del Parco Naturale Regionale del fiume Ofanto

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Il progetto Le Vie di Puglia: la Ciclovia dell’Ofanto, Un grand tour in bicicletta, organizzato in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione, vuole svelarele bellezze, attraverso un percorso e nuova narrazione, del Parco Regionale del Fiume Ofanto; vuole promuovere l’interazione della comunità e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico, culturale e di ospitalità.

Il progetto è promosso da Legambiente Puglia in collaborazione con Provincia di Barletta-Andria-Trani, quale ente gestore del Parco Naturale Regionale del Fiume Ofanto, Archeo Club sezione di Canosa di Puglia, Asd Barletta Sportiva, Ass. CanoAufidus , Cooperativa Agricola La Croce Frascuso e Agriturismo Moschella.

La Ciclovia dell’Ofanto è una iniziativa progettuale della Provincia di Barletta Andria Trani – in collaborazione con FIAB Onlus (Federazione Italina Bicicletta e Ambiente) – nell’ambito delle attività svolte dalla stessa Provincia per la gestione della delega regionale al Parco del Fiume Ofanto. Essa si sviluppa all’interno della Valle dell’Ofanto a cavallo tra le province di Potenza, Foggia e Barletta Andria Trani, quale azione bandiera finalizzata alla definizione di un brand turistico oltre che presidio per la protezione della natura e strumento di costruzione di una identità della Valle, sempre più proiettata sul tema della valorizzazione come pre-condizione alla tutela.

La Ciclo-via come insieme di itinerari, si sviluppa su strade asfaltate calme e poco battute, strade sterrate, piste sovra-argini con pendenze medie del 15%. Comprende un percorso principale dal Vulture all’Adriatico (circa 90 Km.) e una diramazione di circa 50 Km. lungo l’affluente principale, il Locone, che collega la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese: parte dallo scalo ferroviario di Rocchetta Sant’Antonio, passando per le maglie dei borghi rurali della bonifica e – attraversando Candela, Ascoli Satriano, Cerignola, Canosa di Puglia, Barletta (ramo principale 1), Spinazzola, Minervino Murge (variante Locone) – arriva alla foce del fiume, a Margherita di Savoia. Percorsi ad anello, ideali per organizzare un’uscita giornaliera (ad es. Parco Archeologico di Canne della Battaglia, il Parco delle Cave di Cafiero, La Via del Vento) e itinerari tematici di più giorni (Dalla Pietra al Sale, La Via dei Normanni, Il Cammino dei Boschi Sacri) completano il tracciato di 142 km per un totale di circa 300 Km.

La ciclovia incrocia itinerari della rete ciclopedonale nazionale ed europea (EuroVelo 5 nei Monti Dauni, Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese a Spinazzola, Via Francigena, la Via Traiana ed il Tratturo Regio al Ponte Romano sull’Ofanto, Ciclovia dei Borbone nei pressi della diga del Locone, Ciclovia Adriatica) e si interconnette con la rete ferroviaria e treni storici.

I servizi bike friendly offerti al cicloturista sono riassunti in una app scaricabile dal sito www.cicloviadellofanto.it e comprendono segnaletica di orientamento e dei tanti punti di interesse storico e naturalistico, assistenza bici, cantine storiche e agriturismi bike friendly aperti al pubblico per degustazioni.

La Ciclo-via dell’Ofanto ambisce a distinguersi dentro una nuova riflessione sul Mezzogiorno che vuole crescere ponendo a base delle sue ragioni di sviluppo la capacità di rileggere la propria storia, le priorie storie, proiettandole nel futuro per ricercare spunti ed opportunità di innovazione nell’unica prospettiva possibile di sostenibilità per un’alleanza duratura tra ecologia ed economia. Uno strumento per riequilibrare pesi sproporzionati, tra una costa sempre più attrattiva e le aree interne appenniniche sempre più respingenti.  

Una Ciclovia animata dal basso, coinvolgendo pubblico e privato, attraverso le numerose attività di animazione territoriale ….. non già per connettere luoghi, ma per raccontare Storie della Valle la cui valenza esperienziale può essere un mezzo potente per la costruzione di Identità e Appartenenza”, è ciò che si legge nella motivazione della menzione speciale di Legambiente nazionale conferita alla Ciclovia dell’Ofanto nell’ambito dell’Italian Green Road Award 2022 – Oscar Italiano del Cicloturismo svoltosi lo scorso 4 giugno a Matera che hanno visto sul podio  le “vie verdi” delle regioni italiane che si sono distinte per l’attenzione al turismo lento.

In contesto di riferimento in numeri:

Una Ciclostazione a Candela a pochi km di distanza dalla ciclovia; 2 Parchi a tema (Parco Archeologico di Canne della Battaglia, Parco delle Cave di Cafiero); 90 km di itinerario di lunga percorrenza dallo scalo di Rocchetta fino alla foce nell’Adriatico; 3 itinerari tematici di più giorni: dalla Pietra al Sale, la Via dei Normanni ed il Cammino dei Boschi Sacri; 11 itinerari giornalieri dedicati all’approfondimento degli aspetti storici, naturalistici, culturali, ed enogastronomici del parco fluviale. ; Oltre 300 km di itinerari mappati su tratturi, argini, strade di servizio ed a basso traffico; 5 borghi rurali (Santa Chiara, Loconia, Moschella, Gaudiano, Libertà-Torre Alemanna); 13 Comuni interessati (Ascoli, Barletta, Candela, Canosa, Cerignola, Minervino, Montemilone, Lavello, Spinazzola, Rocchetta, Trinitapoli, Margherita e San Ferdinando); Oltre 100 siti di interesse storici, naturali e culturali, punti di assistenza bike-friendly, info-point, cantine ed agriturismi aperti al pubblico per degustazioni; 5 tra guadi e ponti storici (Ponte Romano sulla Via Traiana, Ponte-Canale dell’Acquedotto Pugliese ad Ascoli, caposaldo Cittiglio); 4 Santuari Mariani; Oltre 15 km di via verde sugli argini prossimamente disponibili nei pressi della foce; 2 progetti di Alberg-a-bici situati presso la casa cantoniera sulla strada provinciale Salinelle nei pressi di Canne della Battaglia e presso la foresteria del Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia nei pressi della Diga del Locone, candidati al PNRR.

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